![](images/linea10verde.gif) |
![](images/angolo-bd-verd_sn-up.gif)
|
![](images/spacer.gif) |
![](images/angolo-bd-verd_dx-up.gif) |
|
Non è una fattoria travestita da albergo. E neanche un albergo travestito da fattoria. E’ una vera masseria dell’800, con
12 posti letto e ristorazione. Circondata da meleti, vigneti, oliveti, orti e boschi. Attrezzata per prodursi “in casa” noci, nocciole, frutta varia, vino, pollame, conigli, uova, marmellate e miele, sotto controllo e certificazione
AIAB (Associazione Italiana di Agricoltura Biologica).
Quassù la coltura diventa cultura perché conserva le tradizioni. Di tecnica e di
feste. Come il rito della lavorazione del maiale a Carnevale. La domenica delle Palme. Le due settimane delle lucciole. La vigilia dell’Assunta. La
vendemmia. La raccolta delle mele. E’ il calendario della campagna. |
|
![](images/angolo-bd-verd_sn-dwn.gif)
|
![](images/spacer.gif) |
![](images/angolo-bd-verd_dx-dwn.gif) |
|
![](images/linea10verde.gif) |
|